Mi presento: sono Berardo Maggi e sono nato a Brescia tra il 1240 e il 1245.
Nessuno prima di me era riuscito, almeno per un po’, a mettere d’accordo guelfi e ghibellini a Brescia. Rampollo della potente famiglia Maggi di parte guelfa, nel 1275 fui eletto vescovo di Brescia e nel 1298 ottenni il titolo di “marchio, dux et comes” ossia “marchese, duca e conte” che detenni fino al 1308, anno della sua morte. 


Perché è un capolavoro?
• il corpo del vescovo-signore è riprodotto quasi a grandezza quasi naturale
• la qualità dei ritratti dei personaggi distribuiti nelle scene delle Esequie e del Giuramento sono fortemente caratterizzati dalle relative reazioni psicologiche
• ha il privilegio del marmo rosso della Valpolicella (Verona), per giunta lucidato, che altrove in zona non è utilizzato
• lo scultore e la bottega che lo realizzarono furono probabilmente gli stessi attivi nel portale della basilica di Sant’Anastasia, il monumento religioso gotico più celebre di Verona
