Qualcuno ha detto che “L’arte è come il cibo, nessuno dice “non me ne intendo” quando va al ristorante. E’ il cibo dell’anima e della mente: dopotutto si mangia anche per piacere, non solo per sopravvivere. Esistono i grandi chef dell’arte, ovvero i direttori e i curatori dei musei; e vi sono anche le cuoche di casa o di campagna, tutti coloro che guardano e fanno l’arte con gusto ma senza troppe ricette, senza troppe regole”.
Mimmo Paladino, classe 1948 nato a Paduli, è considerato uno dei grandi chef dell’arte contemporanea, capace di alimentare e interpretare la storia cucinando i simboli della cultura figurativa del Mediterraneo, dagli archetipi ai giorni nostri. Questo il retro-gusto di Zenit, cavallo-totem in piazza Vittoria, simbolo di movimento e di libertà ma anche omaggio a Ronzinante, compagno di avventure a quattro zampe di Don Chisciotte, metafora dell’artista che vede ciò che non esiste e fantastica fino a renderlo verosimile, oppure dei 20 Testimoni di guardia al tempio Capitolino, simbolo di una civiltà mitica (non importa quale), portavoce di un pensiero magico e non razionale. L’arte contemporanea, Paladino compreso, può provocare emozioni forti e anche molta rabbia: siate pronti e tenetevi forte.
MERCOLEDì 19 LUGLIO ORE 20,30 Appuntamento in Piazza Vittoria davanti al Caffè Impero.
Prenotazione obbligatoria.